Oltre il Libro con la cooperazione di uno studio pediatrico.
Daniela Onofrio, Psicologa e Filomena Auletta, Logopedista
Con la preziosissima collaborazione di uno studio pediatrico di Roma, con cui è stato avviato un progetto di screening del linguaggio rivolto a bambini dai 24 ai 30 mesi , è stato realizzato il programma di Parent-Coaching “Oltre il libro”. Una Logopedista e una Psicologa insieme hanno condotto il programma.
Lo screening è stato ben accolto dai pediatri di famiglia che hanno avuto l’opportunità di valutare, tramite un questionario per i genitori (Il Primo Vocabolario del bambino- PVB, Scheda “Parole e Frasi”, forma breve, Caselli et al., 2017) lo sviluppo lessicale dei loro piccoli assistiti. Lo screening è durato 4 mesi e ha offerto l’opportunità di reclutare 7 bambini a rischio per un ritardo del linguaggio.
A questi 7 bambini è stata proposta una valutazione diretta, a distanza di circa 2 mesi, per confermare l’esito dello screening e di conseguenza per proporre alla famiglia il programma di Parent Coaching. Di questi 7 bambini, 2 non hanno partecipato al programma: uno aveva un ritardo di linguaggio secondario ad un problema neurologico complesso mentre l’altro bambino non ha partecipato per difficoltà organizzative della famiglia.
I genitori dei 5 bambini, con una età cronologica media di circa 26 mesi sono stati coinvolti nel programma di Parent Coaching “Oltre il libro” allo scopo di promuovere lo sviluppo comunicativo-linguistico dei loro bambini.
Sono stati quindi condotti i 6 incontri di cui si compone il programma, ciascuno di due ore, e le famiglie hanno partecipato con una frequenza dell’83%. Tutte le famiglie hanno portato a termine il programma “Oltre il libro”.
I genitori hanno partecipato con molta curiosità, interesse e soddisfazione, esplicitando l’importanza e l’utilità dei contenuti esposti e della modalità di coinvolgimento. La partecipazione da parte delle famiglie è risultata attiva, rendendo gli incontri dinamici ed interattivi, ricchi di domande, spunti e riflessioni all’interno di un ambiente sereno dove ciascun genitore si è sentito libero di esprimere i propri pensieri e preoccupazioni, trovando, all’interno della dinamica di gruppo, un “luogo” sicuro, empatico e confortevole.
Al termine del programma, i bambini, rivalutati dopo 12 settimane rispetto alla valutazione pre-intervento che confermava l’esito dello screening, hanno mostrato un aumento del numero di parole prodotte e lo sviluppo della capacità combinatoria.
In particolare, dei 5 bambini, 2 cambiano la loro fascia percentile rispetto all’ampiezza di vocabolario e superano la soglia del 10 percentile, uscendo quindi dalla soglia di definizione di un ritardo di linguaggio. Gli altri 3 bambini pur dimostrando un vocabolario più ampio rispetto alla valutazione precedente e pur mostrando l’acquisizione di parole target, specifiche, stimolate dal genitore durante la lettura dialogica, hanno mostrato una persistenza del ritardo di linguaggio e sono stati inviati ad una terapia logopedica individuale.
In conclusione, questa piccola esperienza, vuole sottolineare la fattibilità della realizzazione del programma con la collaborazione di un solo studio pediatrico e la ricchezza di un lavoro interdisciplinare curato da due figure professionali diverse ma complementari. Inoltre, vuole confermare l’importanza del gruppo dei genitori quale elemento di rassicurazione e al tempo stesso motore di un cambiamento nello stile relazionale genitore-bambino; i genitori hanno compreso di aver avviato un cambiamento, che rispettando le differenze individuali, si manifesta in tempi e modi diversi.
Roma, 29 Aprile 2018