Tra i mesi di maggio e luglio 2022 ho ricevuto due richieste da parte di famiglie, una proveniente da Roma e l’altra residente nella provincia di Roma, di due bambini rispettivamente di 25 e 35 mesi. Dopo un’accurata valutazione, effettuata con test standardizzati e questionari compilati dai genitori, in collaborazione con la psicologa dello studio privato nel quale lavoro, abbiamo appurato la presenza di un ritardo nell’acquisizione del vocabolario espressivo in entrambi i bambini, con buone competenze cognitive e nella comprensione del linguaggio. Successivamente si è deciso di applicare il programma Oltre il Libro. Le richieste sono arrivate in tempi diversi e non è stato possibile intraprendere un percorso di gruppo; pertanto, sono stati avviati due percorsi individuali e in modalità online, per motivi di lontananza dallo studio. Tuttavia, l’osservazione dei due bambini, sia in fase iniziale sia dopo il percorso di Parent Coaching, è stato possibile effettuarla in presenza. Nella modalità online è stato facile riadattare le diverse attività proposte dal programma. Inoltre, ciò mi ha permesso di entrare virtualmente nelle case delle famiglie e si è rivelato utile per fornire strategie riguardo l’organizzazione degli spazi e di un angolo lettura per i bambini e per verificare il modo di utilizzo di alcune strategie di generalizzazione delle parole acquisite previste dal programma (es. attaccare le immagini relative alle parole in diversi posti della casa). Nonostante il programma sia stato attuato individualmente, ho avuto molti riscontri positivi da parte di entrambe le famiglie che hanno partecipato con entusiasmo. Inoltre, da professionista, ho potuto constatare che le famiglie avrebbero ricevuto dall’intervento di gruppo stimoli, non necessariamente più funzionali, ma diversi e ho compreso l’importanza per i genitori di un confronto non solo con gli specialisti, ma anche con persone che vivono le loro stesse situazioni. Tale riflessione mi è sorta soprattutto nel momento in cui le famiglie si sono casualmente incontrate nel mio studio nel momento del follow-up. L’incontro casuale è avvenuto anche tra i bambini che hanno potuto finalmente comunicare in modo efficace, utilizzando il linguaggio verbale. In conclusione, i bambini hanno fatto degli importanti miglioramenti ampliando il loro vocabolario e le loro capacità attentive, non solo durante la lettura condivisa del libro, ma anche in tanti altri contesti spontanei e più strutturati. Per quanto riguarda le prospettive future, entrambi i bambini dovranno, tuttavia, intraprendere un trattamento diretto, incentrato sulle competenze fonetico-fonologiche.
Stefania Pinto, Logopedista, Studio “Arcobaleno della mente”, Mentana (RM)